Domenica 18 giugno il Teatro Persiani di Recanati accoglie, al termine di una residenza di allestimento e su iniziativa del Comune di Recanati con l’AMAT, Cantiere aperto per Ewa di e con Simona Lisi, con musica e live electronics a cura di Paolo Bragaglia, lighting e visual design di Pietro Cardarelli, costumi di Stefania Cempini.
Ewa – produzione di Associazione Ventottozerosei con il sostegno di Cinematica Festival, AMAT e Teatro La Rondinella di Montefano – è uno spettacolo in cui suono, danza e design si incontrano in modalità fluida, nella ibridazione dei linguaggi. Una tessitura fisica scandita da abiti malleabili come “sculture in movimento”, quasi case da abitare e riempire di senso. Sullo sfondo il tema di Eva, la prima donna, colei che incarna l’errore, la tentazione del “conoscere”. Attraverso un ambiente reattivo il lavoro immerge lo spettatore in una partitura mutevole che non spiega ma suggerisce possibili vie di comprensione e revisione del mito. Oggetti primari gli abiti, quasi delle carcasse, resti animali di passate trasformazioni, ma anche impalcatura scenografica in movimento dove l’apparato visuale si dispiega nella relazione con la tecnologia. Un futuro ancestrale, sospeso nel tempo dove nella continua metamorfosi, la donna è di volta in volta fiore, totem, un carapace o una deità.
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