Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una serie di dichiarazioni su varie tematiche rilasciate a mezzo stampa dalla Consigliera di minoranza Rosalba Ubaldi che ci hanno lasciato abbastanza interdetti.
L’ex sindaco, ex vice sindaco, l’ex assessore sembra avere oggi una soluzione per ogni problema di questa città.
Prospetta queste soluzioni dando vita ad una nuova forma di comunicazione che si fonda sul concetto che potremmo riassumere nel motto: “Io avrei fatto!”.
Abbiamo dunque scoperto che Ubaldi nel suo quarto di secolo a Palazzo avrebbe fatto costruire un porto. Ma non lo ha fatto.
Avrebbe fatto costruire un villaggio a 5 stelle su una collina soggetta a frana.
Ma non lo ha fatto. (Per fortuna, in questo caso).
Avrebbe fatto costruire una struttura “Dopo di Noi”, ma non lo ha fatto.
Avrebbe fatto abbattere l’Hotel House e costruito un villaggio nei terreni attigui al palazzone. Ci ha basato una delle sue campagne elettorali su questa promessa, 7 anni fa, ma non lo ha fatto.
Poi la chicca finale: avrebbe venduto il Kursaal, un bene pubblico storico vincolato dalla soprintendenza, ma non lo ha fatto, stavolta perché la popolazione le si è rivoltata contro.
A quel punto ha cambiato i suoi piani; avrebbe fatto restaurare il cinema e lo avrebbe fatto aprire poco prima delle elezioni, ma non lo ha fatto.
Della ristrutturazione, Ubaldi si è occupata direttamente, spendendo somme importanti.
Lavori tanto costosi quanto inadeguati, che hanno lasciato in eredità alla nuova amministrazione una struttura pressoché fatiscente.
Non solo: i lavori che ha fatto eseguire, costati oltre 750.000,00 euro, hanno prodotto i risultati visibili nelle foto allegate. Un po’ come per tutte le opere pubbliche in cui Ubaldi, alla guida dei lavori pubblici, ha messo mano.
A testimonianza dell’abituale modus operandi di colei che ora ha la soluzione in tasca per ogni problema, dimenticando che quel problema è tale perché lei non lo ha risolto in 25 anni o addirittura lo ha creato.
Non stiamo qui a descrivere ancora una volta cosa è stato combinato all’interno del nostro cine-teatro con Ubaldi assessore ai L.L.P.P., perché è ormai chiaro il pressapochismo con il quale si è agito, come pure la clamorosa mole di errori, vizi, difetti ritardi e lavori incompiuti che ne è scaturita.
Però ora Ubaldi non lascia passare giorno in cui, invece di optare per un pietoso silenzio, sbraita per sottolineare ancora una volta quello che lei “avrebbe fatto”.
E basare la comunicazione dai banchi dell’opposizione, dopo essere stata 25 anni al governo di questa città sul concetto “avrei fatto” è una cosa che un pizzico di ilarità la provoca.
Insomma, non sappiamo se il concetto sia chiaro, ma Ubaldi aveva un sacco di sogni che in 25 anni non è riuscita a realizzare. E ora fatica a capire per quale motivo chi le è succeduto non è riuscito a realizzarli tutti in soli 18 mesi.
Capiamo la sua eterna ambizione e la sua mania di protagonismo; ma mai come in questo caso qualcuno avrebbe dovuto consigliarle che spesso non solo il silenzio è d’oro ma anche la più grande forma di saggezza.
Civico Progetto Comune
Invia un commento