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Il jazz di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello a Musicultura Wum vince la Targa Banca Macerata

Mazzariello e Bosso“Sono molto felice di essere qui ad ascoltare gli artisti,  mi gratifica far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura  e ritengo  sia  una bella responsabilità  selezionare  questi giovani,  spero che arrivino in finale quelli che sono entrati con maggiore forza nella musica.” Cosi Fabrizio Bosso ha salutato il pubblico di Musicultura nella quinta serata di Audizioni Live che lo ha visto protagonista insieme a Julian Oliver Mazzariello di una formidabile esibizione  sul palcoscenico del Lauro Rossi di Macerata.

Bosso virtuoso della tromba ha duettato con le raffinate note del pianoforte di Mazzariello con un affiatamento magico.

La tecnica e il lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di Mazzariello hanno reso unica e irripetibile la performance che ha visto l’esecuzione dei brani “Domenica è sempre Domenica” di Gorni Kramer, “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone e una travolgente versione di  “Je so’ pazzo”di Pino Daniele.

Applaudissimi, Bosso e Mazzariello hanno eseguito nei bis la canzone  “E allora si” di  Pino Daniele e concluso l’emozionante esibizione con la ninna nanna di Johannes Brahms.

 

Da Napoli i Wum hanno conquistato il favore del pubblico e dei social e hanno vinto  la Targa Banca Macerata grazie ai brani “Non me Chiamme Rosa” e “Piglia ciato” ( prendi fiato ) un invito a rallentare a ritmi umani.

L’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Ruiti Del Balzo e Rodolfo Zucchini di Banca Macerata hanno consegnato alla band partenopea l’ambito  riconoscimento di Musicultura.

 

Wum è un trio composto da Carmen voce e danza, Massimo strumenti ed elettronica e Francesco alle percussioni, insieme fondono le musiche tradizionali del Mediterraneo e del Medioriente in una sperimentazione senza fine tra strumenti tradizionali dal mondo e strumenti elettronici. Al centro c’è la gioia del ballo, il sogno di una globalizzazione dal basso o dalla periferia e una festa ritmata.

 

Suggestive atmosfere  quelle offerte da Riccardo Morandini con i brani “Unione” e “Raccolto” dove emerge la forza  dell’unione dell’uomo con la natura e con il tutto.

Riccardo Morandini di Bologna, studia jazz in conservatorio, collabora con cantautori di musica popolare, gruppi di liscio romagnolo elettrificato, di rock alternativo e avant-jazz. Dopo l’esperienza decennale come strumentista decide di confrontarsi con una dimensione autoriale: nasce così il primo EP, “Even”, e l’LP “Il Leone verde” del 2022. Parallelamente al progetto solista, collabora con la band disco music Superpop.

 

 

 

Da Bergano arriva a Musicultura  Federico Baldi con i brani intensi e pieni di rabbia “La macchina del tempo” e “Ridicolo”  canti vitali per il giovane artista, necessari per scuotere la stasi collettiva.

In bilico tra teatro e musica, calibrando al centimetro esistenzialismo e parodia, autobiografismo e polemica,  Federico Baldi cerca in ogni medium un “dolce spaesamento”. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, nel 2022 affianca Filippo Timi come assistente alla regia. Nel tempo ha trasformato i suoi flow rapidi e parlati in un respirato sempre più melodico al piano.

 

Immagini delicate e surreali quelle proposte dalla performance di  Glomarì con il suo ukulele e un  set di archi formato da violino e violoncello nei brani  “Il teatro dell’anima” e  “Ciao settembre”. Musica poesia e immagine combinate in modo trasversale con inconsueta sensibilità e uno stile molto personale.  Figlia legittima della psicomagia di Jodorowsky e della nouvelle vague di Agnès Varda, Glomarì è un’artista fidentina poliedrica. Architetta e poetessa, esordisce con l’EP “Accadimenti”, una trilogia di video-poesie.

Con il secondo episodio della trilogia “Mostarda”, vince il primo premio al concorso “Artefici del nostro tempo” alla 58 Biennale d’Arte di Venezia, esposto nel Padiglione Venezia, ha rappresentato poi il panorama italiano dei nuovi artisti emergenti durante la 13 esima giornata del contemporaneo in Oman. Nel 2020 pubblica il suo primo album “A debita vicinanza”.

 

Con padronanza di palco e voce potente Zic di Firenze ha presentato al Festival  le canzoni “Lampioni”  e “Futuro stupendo” un vortice di emozioni tangibili  che si scontrano senza fine nei  testi.

Lorenzo Ciolini, in arte Zic, classe 1998 comincia a studiare chitarra elettrica a 11 anni e a scrivere canzoni a 17. Nel marzo 2016 inizia il sodalizio artistico con il produttore Pio Stefanini. Dopo la partecipazione ad Amici, il 2018 è il suo anno: Zic pubblica il primo album, “Faceva caldo” e fonda insieme ad altri musicisti la tribù Bonshakara, una sorta di  factory o famiglia dove la musica è il centro del tutto. Ultimamente collabora con il rapper fiorentino Shama24K.

 

 

Domani giovedì 2 marzo saliranno sul palcoscenico del Festival: Ferretti Mogliano (Macerata), Simone Matteuzzi -Milano, Carla Cocco- Carbonia, KAPUT -Corato (Bari), Cecilia -Pisa e  Cristiana Verardo -Lecce.

 

 

Le Audizioni live di Musicultura possono essere seguite anche in televisione grazie ai collegamenti quotidiani con  la Rai  TGR Marche, ai servizi di Rai Italia, alle dirette delle  intere serate sul canale 17 di èTV Marche e alle dirette streaming sui social di Musicultura.

 

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