di Lino Palanca
Dialetto e usanze, storie e storielle che accompagnano il nostro crescere civile. Il tutto pescato qua e là, senza pretese.
Dialetto del Porto: voci strane, perdute, ignote ai più [1]. I – L
‘ìcciu – sostantivo maschile, ‘zoppetto’, cionco, sciancato, esteso per burla a chi cammina in modo non ‘lineare’, instabile, ondeggiante, in modo comunque irregolare. Probabile residuo di supponibili cionchìccio, sciancatìccio e simili.
igéttu –sostantivo maschile, dare un ‘colpo netto’ per tagliare, espellere, riferito in particolare, e minacciosamente, alla testa: te fàgu igéttu, ti taglio la testa; latino eiectiònis da cui il francese éjecter (proiettare fuori) che può aver veicolato il vocabolo in italiano magari senza dimenticare l’immagine della ghigliottina.
invèlle – avverbio, ‘da nessuna parte’; in du’ sai stàtu? – invèlle –– cus’hî fàttu? – gnènte, totale abulia, detto anche per significare che non si è combinato nulla o per non rivelare alcunché all’interlocutore; per alcuni dalla locuzione latina quam vèlles, quanto tu voglia (nel senso di: immagina quel che ti pare); più probabile dal latino quod vèlles (quel che vorresti) da cui l’italiano antico covèlle, un nonnulla, nulla, e da qui l’abruzzese ‘n cuvìlle, in nessun luogo, significato assunto anche da noi; vocabolo presente in larga parte del Piceno.
‘isì’ – sostantivo maschile, ‘spilungone e tonto’, da Tomassì (Tomassino), persona realmente esistita tra il XIX e il XX secolo, che aveva statura alta e dinoccolata; non è chiaro il perché del significato di tonto a meno che non lo fosse il Tomassino in questione.
làggi – sostantivo maschile, ‘interessi attivi’ per il cliente sui depositi bancari; da àggio, aggiunta, con concrezione dell’articolo (vedi làla, ala, oppure lónna, onda oppure landró, l’androne e diversi altri: si dice la làla, la lónna …); làggi anche ad Agugliano.
lalló – sostantivo maschile, ‘nullafacente’, perditempo; anche lilló, che in più è pure vanesio e ozioso; verbo derivato lillàsse, perder tempo; voce toscana da lalleràre, spassarsela; confrontare il veneto lilón, vagabondo e anche il toscano lìllo, ornamento vano; in Osimo è voce infantile per cavallo come in Agugliano e Numana.
le(v)adàra – sostantivo femminile, azione di ‘rimuovere lo sporco dal cortile’, voce rurale composta da levare+àra (aia).
libà’ – sostantivo maschile, parte del ‘cordame per la pesca con la tartana’; fióri de libà’, fiori (alghe, suppongo) che si formano sulle corde usate per mollare cime di barche; veneto libàn, corda o fune per tirare le reti.
liumbró’ – sostantivo maschile, ‘uomo alto e grosso’; ipotizzo la derivazione da un personaggio fiabesco di nome Liombruno, bello e forte, gran cavaliere, protagonista dell’omonima fiaba ripresa in epoca contemporanea da Italo Calvino nel suo libro ‘Fiabe italiane’ del 1956.
lumòntra – avverbio, ‘in quel modo’ dal latino ìllo mòdo più un suffisso di estrazione popolare (tra), probabilmente rurale; stesso processo di formazione per stumòntra o stumò’ (latino ìsto modo, così, in questo modo), sumòntra o sumò’ (latino ìpso modo, così, in codesto modo); simili a Numana.
lùscu, aggettivo, ‘difettoso di vista’; tra lùscu e brùscu, quando la luce è incerta e si è costretti a guardare stringendo gli occhi per vedere meglio (sinonimo di tra lùmu e scùru); latino lùscus, orbo.
lùta – sostantivo femminile; oltre che favilla (vedi fialùta) il vocabolo vale anche per ‘scoria, scarto’; anche ‘residuo delle pietre dei fiumi’ depositato nei fondali, dal latino lùtum, fango.: lùtta a Numana per resti vegetali di piccole dimensioni avvinghiati tra loro e piaggiati dopo una mareggiata (Marinelli).
lùzzenu – sostantivo maschile, ‘lampo’; verbo derivato luzzenà’, lampeggiare; dàje cume lùzzena ‘stasera!, accidenti quanti lampi questa sera!; latino volgare luxèna>italiano antico luxinèro, balenare, balenìo.
** per i riferimenti all’aguglianese, Fabio Maria Serpilli, Dizionario dialettale aguglianese; per il numanese, Giovanni Marinelli, Il linguaggio numanese nel novecento; per l’osimano Massimo Morroni, Vocabolario del dialetto osimano; per il recanatese, Gabriele Mariani, Il dialetto recanatese; Maria Canavari, Il Vocabolario di Cerreto.
[1] Tratte da Lino Palanca, Léngua Màtre – Vocabolario del dialetto portorecanatese, Recanati, Bieffe Grafiche 2010.
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