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L’orso Matteo e la ragazza col dito medio

da internet

da internet

di Fulvio Abbate

 

L’orco addormentato in volo, questa volta, temiamo, non si sveglierà. Manca il bacio che lo riporti in vita, semmai appare un selfie in punta di piedi opera di una ragazza diciannovenne, il dito medio sollevato in segno di vittoria sull’incubo, lo sguardo lunare.

 

Sullo sfondo, proprio il “Capitano”, inerme, vinto dal sonno, e su tutto, appunto, quel gesto mostrato con pienezza adolescenziale, accompagnato da un sorriso pieno, soddisfatto, come davanti alla preda infine sconfitta. Un’immagine che decreta la morte dell’invincibilità della retorica sovranista, la fata ventenne prima degli Italiani, e ancora di più della “Bestia”.

 

A dispetto dei sondaggi, dei selfie supplicati invece altrove dagli ammiratori, l’ampio pezzo di mondo che gli assomiglia perfino nell’attitudine razzista, nella foto di Erika Labbe – “La gotica sweet” su Instagram – Salvini è preda d’ogni possibile incubo, sia dentro sia fuori il magico mondo dei selfie, suoi e altrui. Forse anche da sveglio.

 

Irrilevante perfino che egli altrove prefiguri, sia pure a suo modo, un possibile accordo con Zingaretti per le future elezioni e l’eventuale legge elettorale, semmai qui c’è conferma la convinzione timorosa di non volersi svegliare scoprendo repentinamente che l’idea di un Paese tutto dalla sua parte era solo un sogno, pura irrealtà.

 

Alla fine della storia, il selfie della ragazza in posa davanti alla pelle dell’Orso Yoghi abbattuto, del trottolino amoroso di Francesca Verdini, per non dire della foto violata dai ladri nella villa di famiglia di quest’ultima, con la fanciulla sconosciuta che ne sovrasta la sagoma dormiente mostrando il dito medio, è più clamoroso di quanto possa sembrare. Scattato a tradimento a un lupo addormentato, racconta, nel suo attimo casuale e fortunato, una parabola amara, come già, restando nella storia della fotografia, la morte del miliziano scattata da Robert Capa in Spagna durante la guerra civile. Osservando bene, nell’immagine di Erika c’è, sì, il “Capitano”, nello stesso tempo siamo, appunto, in presenza del trofeo sovrastato dal piede del giovane bel cacciatore.

 

Paradossalmente, l’immagine ha un impatto mediatico maggiore perfino della folla delle sardine vista a volo d’uccello; alla fine, si prova pena e commiserazione per il Salvini che, riavutosi dalla botta di sonno, prova a uscire dall’incubo del pubblico scherno invitando i sostenitori a rispondere con i tweet all’offesa, a difendere l’orco populista, e quelli, e quelli subito eseguono. Peccato, che il danno all’immagine di Matteo sia ormai irreparabile.

 

Lei, Erika, sorride con pienezza, lui è gonfio come zampogna nelle ore del riposo pomeridiano, lei è lo specchio della gioventù, lui veste un abito color carta da zucchero, colore catastale, il peggiore che sia mai stato concepito, la sconosciuta Erika insomma lo sovrasta, e hai voglia di dire che si tratti di un gesto vergognoso da parte di persone che “poi magari vanno in piazza per combattere odio, violenza e maleducazione”, non ammettendo a se stessi che è un selfie da antologia, pronto a mostrarti nella tua nudità.

 

E’ vero, fa anche un po’ tenerezza, e sembra di vederlo quasi in pigiama come un Peanuts, ma lo sguardo di lei sovrasta ogni cosa, perfino la protezione del Santo Rosario, e non puoi neppure dire che Erika, con quell’anellino da bigiotteria, abbia una faccia da “radical chic”.

 

Povero Salvini, è già la seconda foto che la mostra mentre dorme. Nell’altra, lo ricordiamo, c’era Elisa Isoardi, in questo nuova appare una ragazzina che sembra dirgli quanto sia vero la storia del chi dorme non piglia pesci, in questo caso voti. Un remake della bella addormentata, senza nessuno che giunga a svegliarti. Forse neppure l’assistente di volo assodato che il viaggio sia proprio finito.

1 commento a L’orso Matteo e la ragazza col dito medio

  • Giuseppe Farina

    Non mi piace, comunque non lo condivido questo atto volgare e beffardo, ma davanti ad un dormiente del tutto inoffensivo…

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