Talk intervista con Vittorio Lattanzi, marchigiano, tra gli autori del celeberrimo sito satirico. L’appuntamento, promosso dall’Associazione culturale LoSpecchio, è per domenica 3 febbraio alle 17.00 presso il Circolo di Lettura. Interventi musicali dei Blanche Acoustic Duo.
“Lercio, lo sporco che fa notizia”
Veronica Fermani intervista Vittorio Lattanzi
Domenica 3 febbraio 2019
Ore 17.00
Circolo di Lettura e Conversazione
Piazzetta Mario Clementoni – Recanati
Le bufale? Il suo mestiere. La satira? Pane quotidiano. Nessun comico televisivo, semplicemente Lercio. Il sito satirico più cliccato e condiviso del web arriva a Recanati in occasione della rassegna “Talk – Conversazioni letterarie per autori indipendenti”, promossa dall’Associazione culturale Lo Specchio. Vittorio Lattanzi, marchigiano tra gli autori del portale, intervistato dalla giornalista Veronica Fermani, condurrà il pubblico nello “sporco” mondo dell’assurdo che si fa notizia, dimenandosi tra satira, fake news e comunicazione on line. L’occasione vedrà anche la presentazione del libro “La storia lercia del mondo. I restroscena dell’umanità” frutto proprio del lavoro quotidiano del sito satirico. “Abbiamo spedito la nostra redazione indietro nel tempo – racconta Vittorio Lattanzi, introducendo il testo – per raccontarvi i segreti che Alberto Angela voleva tenervi nascosti per farne altri venti speciali su Rai 1. Lercio vi guiderà in un viaggio fantastico nei meandri più reconditi dell’umanità, con un feticismo che farebbe inorridire perfino Bruno Vespa”.
L’evento sarà accompagnato dagli intermezzi musicali dei Blanche Acoustic Duo, con la presentazione di brani inediti targati Bianca Semplici e Cesare Sampaolesi. Ingresso ad offerta libera: il ricavato sarà destinato all’acquisto di un proiettore per la Rassegna Cinelinguaggi, anch’essa promossa dall’Associazione Lo Specchio. “Quello con Lercio è un appuntamento a cui teniamo molto – spiega il presidente dell’Associazione, Vanni Semplici – perché ci consente di toccare temi di estrema attualità con una leggerezza, che è solo apparente, ma che aiuta a coinvolgere. Anche questo è fare cultura”.
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