
Fonte: Internet
Molti sostengono che il popolo italiano dia il meglio di sé quando è in piena emergenza. Lo abbiamo visto ultimamente con le nostre zone terremotate: appena un anno fa fioccavano donazioni,elargizioni, sottoscrizioni; oggi, con tutti i problemi ancora aperti e la terra che non smette di tremare, sui paesi devastati dal sisma è scesa una coltre di disinteresse e di silenzio.
Lo stesso sta avvenendo per i fatti di Macerata dei primi di febbraio: mobilitazione immediata, antifascismo urlato ed esibito, promesse e impegni di fare di Macerata un laboratorio di antifascismo e antirazzismo permanente. E invece ora, con i primi tepori primaverili tutto sembra rientrare in un’apparente e paciosa tranquillità che forse anestetizza, ma sicuramente non cura le ferite della città.
E’ in questo contesto che si colloca la nostra iniziativa che si svolgerà a Macerata sabato 21 aprile presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, a partire dalle ore 17: un’iniziativa aperta e senza una rigida scaletta. Saranno a disposizione un microfono e un leggio per chiunque voglia dire la sua opinione , porre e porsi domande sul fascismo che è ancora intorno a noi e sul senso dell’essere antifascisti oggi. Abbiamo chiesto anche a docenti e studiosi di intervenire con brevi “cartoline storiche” e di condividere lo stesso spazio scenico con giovani, lavoratori, pensionati e con tutti i cittadini appassionati di democrazia.
Un altro motivo in più per intervenire è la presenza del gruppo di ricerca e di canto popolare “La Macina” che commenterà con musiche e canti le parole e le riflessioni dei presenti. Ringraziamo Gastone Pietrucci e gli altri musicisti che lo accompagneranno per aver accolto subito l’invito a sostenere l’iniziativa del nostro istituto che resta, insieme a pochi altri, un importante presidio territoriale per l’educazione storica e alla cittadinanza democratica.
Il Presidente Paolo Coppari
La Direttrice scientifica Annalisa Cegna
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