Nota di Rosalba Ubaldi – tratto da arganoportorecanati.blogspot.it
Ho lasciato trascorrere il periodo delle festività natalizie perchè ritengo che ci sia un periodo riservato più intensamente alla famiglia ed alle amicizie rispetto agli altri periodi dell’anno, ma all’inizio del nuovo anno non posso tacere rispetto alle notizie stampa che non hanno conosciuto tregua. Mi chiedo perchè tutti tacciano rispetto alle iniziative di una città limitrofa che, in pratica dentro Porto Recanati, ha deciso di costruire un villaggio turistico dopo aver fatto il più grande centro commerciale dei dintorni dall’altra parte della strada. Quando la stessa città ha incitato alla rivolta cittadini e commercianti per un “piccolissimo” (rispetto a quello realizzato nel quartiere Pizzardeto) centro commerciale al Bivio S.S. Regina a nulla sono valse le spiegazioni che erano state date a quelle incitazioni che, ahimè, si sono rivelate esattissime. Non volevano che noi facessimo un centro commerciale a Porto Recanati che avrebbe dato lavoro ai Portorecanatesi per il semplice fatto che questo avrebbe inficiato quello che già avevano intenzione di fare nel loro territorio ma di fatto alle nostre spalle. E ci risiamo con Loreto Marina. Posizione pessima per la nuova lottizzazione di tipo turistico, infossata sotto la collina di Montorso ma a due passi (!!!!) dal mare tanto da chiamarla “Loreto Marina”. Gli stessi attori hanno contestato, a suo tempo, il Burchio pur chiedendo agli stessi investitori di intervenire proprio sulla “fornace”. Con quale faccia? Non mi meraviglio di chi strumentalizza qualcun altro per raggiungere i propri scopi (Macchiavelli docet), bensì di quanti oggi ancora non hanno il coraggio di ammettere di essere stati presi per il naso e non si indignano. I nostri vicini hanno il coraggio di chiedere che la Fiumarella debba essere intubata da loro ed aperta sul nostro territorio (in modo che eventuali problemi siano tutti nostri) dopo aver sfruttato fino all’inverosimile i loro terreni, incuranti delle prescrizioni della Provincia di Macerata che ancora una volta li ha richiamati agli impegni. Le prescrizioni sono, per definizione, tali da impedire qualsiasi agibilità ed abitabilità se non rispettate e le due vasche non sono state realizzate ma parte delle costruzioni si. Porto Recanati merita più rispetto e il silenzio nei confronti di quelle che definisco quanto meno prepotenze, meritano l’indignazione di tutti e in modo particolare di quelli che da tali scelte sono di fatto più penalizzati, commercianti in testa.
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