Sempre più pressante e urgente, non solo a livello globale e nazionale ma anche locale, il problema dell’inquinamento da polveri sottili, dovute in gran parte al traffico automobilistico oltre che a emissioni industriali e climatizzazione domestica.
Non mancano, però, scontri a metà tra il tecnico e il politico anche a questo riguardo.
A Civitanova Marche sono entrate in funzione 4 centraline di rilevamento dell’ATAC (Azienda Tranviaria Autonoma Civitanovese, da non confondersi, causa omonimia della sigla e maggiore notorietà, con l’Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma), i cui dati, elaborati dal FabLab dell’Università di Camerino, rappresentano nel progetto dell’assessore all’ambiente Cristina Cecchetti un primo passo importante verso una necessaria svolta culturale (andare di più a piedi, sfruttare le piste ciclabili, utilizzare i mezzi pubblici), sottolineando l’inutilità di provvedimenti spot.
Polemica e burocratica la replica del consigliere comunale Sergio Marzetti: gli unici dati scientificamente validi sarebbero quelli dell’ARPAM (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche) e gli interventi ad hoc sarebbero richiesti proprio dalla regione stessa.
[…] che, recentemente, hanno messo in dubbio la scientificità dei dati raccolti dalle quattro centraline di rilevamento delle polveri sottili, ora installate e attive sul territorio del […]