Inaugurato a Recanati il nuovo riallestimento delle sale espositive di Villa Colloredo Mels che ospitano le grandi opere pittoriche di Lorenzo Lotto: la celebre Annunciazione, il maestoso Polittico di San Domenico, la suggestiva Trasfigurazione e il San Giacomo Maggiore.
Capolavori del maestro rinascimentale che da oggi, per la prima volta, potranno essere ammirati e compresi dai visitatori in ogni loro minimo dettaglio, grazie all’ausilio di dispositivi multimediali e al corposo ampliamento di tutti gli apparati didascalici.
“Il progetto fortemente voluto dalla nostra Amministrazione ha come focus i quattro capolavori lotteschi di Recanati, oggetto di una nuova narrazione mirata a coinvolgere i visitatori nella conoscenza approfondita delle opere dell’artista attraverso una serie di strumenti integrati. – Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi– A partire dai nuovi apparati didattici in italiano e inglese dotati di QR code, alle didascalie braille e destinate all’infanzia, dai potenti touch screen, tramite i quali sarà possibile sfogliare come in un libro temi, approfondimenti, particolari delle opere di Recanati e non solo, all’art wall che coinvolgerà il visitatore in una conoscenza coinvolgente della pittura lottesca. Sarà poi lo stesso Lotto a svelarci la sua concezione della vita e dell’arte invitandoci ad esplorare le sue opere, anche attraverso una dimensione multisensoriale che si avvale di mezzi sonori e olfattivi. Una grande e nuova narrazione che da oggi è a disposizione del pubblico”.
Recanati rafforza ulteriormente il profondo legame che da oltre cinquecento anni la lega al celebre pittore veneto, annoverato tra i principali esponenti del Rinascimento italiano.
Lotto, infatti, nel corso della sua vita mantenne sempre uno stretto legame con le Marche, e con Recanati in particolare, dove venne chiamato per la prima volta in regione nel 1506 proprio dai frati domenicani recanatesi per realizzare l’omonimo Polittico.
Da qui la sempre più pressante esigenza di una rilettura ex novo del percorso espositivo e della sequenza delle opere, integrata ad un sistematico progetto di valorizzazione in grado di rendere pienamente comprensibile agli utenti il rapporto tra le quattro opere, l’artista e il territorio.
“Il nuovo allestimento delle sale del Lotto è il risultato di una visione che in questi anni abbiamo costantemente perseguito, ovvero quella della valorizzazione strutturale delle nostre eccellenze culturali. – Ha detto l’assessora alle Culture Rita Soccio – Infatti con il budget a disposizione avremmo potuto realizzare mostre spot di richiamo, ma che non avrebbero lasciato nulla di duraturo alla città. La scelta di questa nuova organizzazione degli spazi, non solo ci equipara ai grandi musei grazie a interventi multimediali innovativi, ma permette di apprezzare appieno la grandezza delle opere e il loro forte legame con la nostra Comunità attraverso il racconto virtuale dello stesso Maestro. Siamo particolarmente soddisfatti di aver reso accessibile a tutti gli spazi, con percorsi mirati per i più piccoli e percorsi in braille per le persone non vedenti, poiché crediamo che la bellezza e la cultura debbano essere accessibili a tutti, non solo a pochi privilegiati. Infine, desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo importante progetto, che nei prossimi mesi sarà completato, trasformandosi nel polo museale della città, grazie al recupero dello stabile adiacente, finanziato dai fondi del PNRR.”
Un importante lavoro che ha visto il fondamentale contributo della Fondazione Carima Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. “La Fondazione Carima ha supportato il programma di interventi relativo ai capolavori di Lorenzo Lotto presenti nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels a Recanati sin dal suo avviamento, dapprima contribuendo al restauro dell’opera del maestro veneto “Trasfigurazione” e successivamente sostenendo il progetto di riallestimento dell’intera sezione lottesca. – Ha affermato Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi Presidente della Fondazione Carima – Siamo infatti consapevoli della necessità di tutelare, conservare e promuovere il patrimonio culturale dei nostri splendidi borghi, non solo per il valore insito nello stesso anche in termini identitari per le comunità locali, ma anche perché esso rappresenta una risorsa importante per lo sviluppo di questi territori.”
In particolare, nel nuovo allestimento si è lavorato alla realizzazione di percorsi narrativi mediante uso di mezzi digitali e di natura filmica, secondo i più avanzati modelli di storytelling, arricchiti da interventi sonori e olfattivi mirati: la visita delle sale diventa quindi una vera e propria Lorenzo Lotto digital experience, coinvolgendo sia il visitatore meno smaliziato che il profondo conoscitore con contenuti attrattivi, consentendo la visione di dettagli di raffinata bellezza, difficilmente osservabili a occhio nudo.
La rifunzionalizzazione in chiave cronologica dei capolavori lotteschi di Villa Colloredo Mels ha visto il raddoppio delle sale espositive a lui dedicate, affiancando per la prima volta a ciascuna opera il relativo apparato multimediale; un suggestivo art wall, inoltre, accoglie il pubblico proiettando a una dimensione di oltre tre metri gli straordinari e piccolissimi particolari presenti nelle opere recanatesi, mentre un’ulteriore installazione permette allo stesso Lotto di coinvolgere lo spettatore invitandolo a conoscere la sua vita e le sue opere.
A curare l’intero progetto di riallestimento la Prof.ssa Marta Paraventi, storica dell’arte, nonché autrice dei testi degli apparati didattici e degli strumenti digitali: “Villa Colloredo Mels si pone con questo progetto all’avanguardia della ricerca museologica per contribuire così al compito educativo del museo sulla scia delle direttive dell’Icom (International Council of Museums): strumenti integrati didattici e digitali, anche multilingue, sono stati ideati e concepiti in un percorso dove le opere lottesche si aprono al visitatore, svelando dettagli, storie e temi; un’esperienza diversificata, anche sensoriale, per accogliere il cittadino, la famiglia, il turista internazionale, il viaggiatore curioso, desiderosi di immergersi nell’affascinante capitolo della pittura di Lorenzo Lotto, protagonista del Rinascimento”.
Infine, una sezione dedicata al rapporto tra Lotto, Recanati e Loreto (luogo della sua morte nel 1556) introduce il visitatore alla sezione lottesca e racconta un pezzo fondamentale della storia di questo territorio anche grazie all’opera Traslazione della Santa Casa, del coetaneo Vincenzo Pagani.
Con l’occasione si è provveduto a riallestire altre tre sale della Pinacoteca civica comprendenti opere di maestri della pittura marchigiana tardo-medievale come Pietro di Domenico, Olivuccio di Ceccarello e Giacomo di Nicola da Recanati, dotandole di un moderno e completo apparato didascalico.
Notevole attenzione è stata inoltre riservata all’accessibilità, con traduzioni in alfabeto braille, in lingua inglese, didascalie studiate appositamente per i più piccoli e schede di sala bilingue da leggere con comodità nelle sedute previste di fronte ogni opera.
“Con l’inaugurazione di questo riallestimento giunge a termine un percorso lungo e complesso durato tre anni, tra interventi conservativi e di valorizzazione. – Ha concluso Luigi Petruzzellis responsabile del circuito museale “Infinito Recanati” – Da oggi la visita al Museo civico di Villa Colloredo Mels cambia radicalmente e diventa molto più accogliente e inclusiva”.
Tra i partner culturali intervenuti nel corso della presentazione il Presidente Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini e la prof.ssa Lucia Cataldo dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata che ha coordinato gli studenti in uno stage in ambito grafico, per la resa comunicativa dei testi e la stesura di innovative didascalie dedicate ai bambini.
Fondamentale l’apporto della ditta Arti Binarie che ha curato la progettazione e fornitura della parte multimediale, mentre il riallestimento degli affreschi di Olivuccio di Ceccarello è stato possibile grazie al parere tecnico dell’Istituto di Restauro delle Marche (ABA Macerata) e del lavoro sul campo del restauratore Milko Morichetti.
Il racconto visivo che ha come protagonista Lorenzo Lotto è stato sceneggiato da Claudio Centioni e interpretato da Paolo Magagnini; le didascalie in alfabeto Braille sono state realizzate dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, e infine Danhera di Porto S. Elpidio ha fornito la fragranza Infinito, che accompagna la visita nella sala dell’Annunciazione.
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