I Yosh Whale si aggiudicano il Premio del pubblico la Targa Banca Macerata
Giro di boa per le Audizioni live di Musicultura in atto dal 24 febbraio, per dieci giorni consecutivi fino al 6 marzo, al Teatro Lauro Rossi di Macerata che coinvolgono i 61 concorrenti selezionati sugli 1086 partecipanti al concorso 2022 convocati nel capoluogo marchigiano a presentare le loro proposte di fronte alla giuria al pubblico del teatro, in diretta sui social di Musicultura e su ÉTv Marche.
Paola Minaccioni, applauditissima ospite della quinta serata del Festival, attrice comica per il cinema, la tv e per il teatro, imitatrice, regista e conduttrice radiofonica, con il suo carisma e fine umorismo ha trascinato il pubblico in esilaranti risate con una riflessione comica sugli stati di ansia umorali che si vivono in questo strano e difficile periodo.
“Adoro Musicultura, qui si parla ancora di poesia, insieme alla musica, è un luogo di persone coraggiose…” –Ha detto Paola Minaccioni – “Ai giovani artisti il consiglio che posso dare è quello di non affidarsi solo al proprio talento naturale, prima di intraprendere una carriera è necessario creare un’identità artistica; talento formazione e identità sono le parole chiavi per partire bene ed avere successo.”
Il progetto campano dei Yosh Whale ha conquistato il pubblico presente in sala e quello collegato alle dirette streaming nei social, aggiudicandosi l’ambita Targa Banca di Macerata, consegnata dalla direttrice dell’Accademia delle Belle Arti Rossella Ghezzi.
I Yosh Whale, Vincenzo, Andrea, Ludovico e Sam di Salerno hanno proposto a Musicultura un intenso sound ricco di sonorità rock, R’n’B e soul nelle canzoni “Inutile” e “Stanca”, brani a vocazione poetica tradotti in musica che esprimono stati d’animo e visioni mentali. Quattro anime musicalmente diverse cresciute nella periferia del sud dove “l’unico modo per evadere è con l’immaginazione, l’estraneazione diventa una necessità per liberarsi dalla noia del luogo”. Nel 2017 I Yosh Whale pubblicano il primo EP autoprodotto, “YAWN”. Vincono nel 2018 il Premio Buscaglione, oltre al titolo di Next Big Thing. Nel 2020 pubblicano i singoli “Nilo” e “Inutile”. L’anno dopo partecipano alla 12° edizione di “Music For Change” che vale loro un tour nei club italiani del circuito KeepOn e un’esibizione a Casa Sanremo.
Mirante è stato l’artista più applaudito dal pubblico in teatro, il cantautore romano ha proposto brani profondi, con freschezza e autenticità: “Zapping” ispirato da una ragazza durante un concerto allo Sferisterio di Macerata e “Armi per i mostri”. Daniele Mirante studia chimica, si avvicina alla musica da bambino come autodidatta con la chitarra il basso e il pianoforte. Nel 2020 esordisce come cantautore e pubblica l’anno dopo “Ti ci metti anche tu” scelto per un videocorso di Francesco Bonalume uscito sul sito Improve Your Mix di Salvatore Addeo.
Sfumature di rosso nell’esibizione di Kimerica, all’anagrafe Erica Novent, la cantautrice e producer di Padova che ha presentato “Coro per la fine del mondo” e “Ninna nanna”, brani in bilico tra mondi sonori diversi che raccontano la realtà contemporanea filtrata da un linguaggio intimo. Nel 2016 Kimerica scrive ed esegue le musiche di una lectura Dantis che porta nei teatri e negli istituti scolastici, nel 2018 al Premio Bianca D’Aponte riceve i premi Soundinside Basement e Rai RadioLive/Rai Italia. Tra il 2019 e il 2020 pubblica i primi quattro singoli.
Sul palcoscenico del Festival Proia, scrittore e musicista dell’ Aquila, si è esibito con i brani “Maiale” un vero e proprio manifesto e “Dell’architettura, dell’architettura” la visione della città che da un lato opprime ma dall’altro ispira.
Giacomo Proia ha realizzato un EP, due album, pubblicato un libro e vari racconti e scrive di musica e cultura. Suona e gestisce un ostello sul Cammino dei Briganti.
L’artista ha fatto uno strappo alla sua ferrea regola che non prevede esibizioni live solo per Musicultura.
Dolci atmosfere quelle proposte dal duo Te quiero Euridice, Elena e Pietro di Piacenza, hanno offerto i brani “Mandorle” e “Shhh” dove gli artisti fondono il pop e lʼindie e si muovono con leggerezza tra l’introspezione e l’entusiasmo tipici di due ragazzi nel bel mezzo dei loro 20 anni.
Un progetto musicale nato nel 2016 al Liceo, tra i banchi di scuola, nel 2018 pubblicano “I miei polsi”, il loro primo singolo subito finito in Viral 50 su Spotify. Hanno da poco esordito con l’album “Sempre qui”, anticipato dai singoli “shhh”, “Lampadine”, “Adelphi”, “Un segreto tra di noi”, “Mandorle”, brani che hanno superato i 100.000 streaming e con cui i hanno conquistato la copertina e l’accesso in varie playlist editoriali.
Lamine, nome d’arte di Viviana Strambelli, attrice e cantautrice siciliana di nascita e pugliese di adozione ha presentato “Da soli mai” e “Non è tardi” due brani dai testi ricercati con arrangiamenti pop. Viviana Strambelli ha un background importante da attrice che nel 2018 ha lasciato spazio alla musica con la nascita di Lamine. Vince il Primo Maggio Next 2020, il Premio De André 2019, il premio della critica Fausto Mesolella e il premio per la miglior interpretazione al Bianca D’Aponte 2019, finalista a Musicultura nel 2020 e terza al Premio Bindi 2019 .A novembre del 2021 pubblica il suo primo album in italiano, “Da soli Mai”.
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