Una vera e propria festa della musica ha concluso con grande successo le dieci serate delle Audizioni Live di Musicultura 2022, diretta da Ezio Nannipieri, con l’abbraccio appassionato del pubblico del Lauro Rossi e con quello virtuale dei telespettatori di ÉTv Marche e dei tantissimi presenti in streaming nei social. A conquistare il loro cuore nell’ultima serata di ascolti, con agli applausi in teatro e i like sui social è stata l’esibizione di Stefania Tasca.
Alla giovane cantautrice di Torino è stato consegnato il premio del pubblico la Targa Banca Macerata, dalla responsabile area commerciale Banca Macerata Debora Falcetta e dal Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli
“Sono state dieci serate bellissime, i nostri concittadini adorano Musicultura, hanno riempito il Lauro Rossi per tutto il periodo della kermesse. – Ha detto il Sindaco Sandro Parcaroli – La città ha accolto con grande ospitalità ed entusiasmo i 400 artisti, musicisti e accompagnatori che hanno fatto vivere le vie e le piazze del centro storico. L’appuntamento è per le grandi serate finali di giugno allo Sferisterio per scoprire chi tra i 61 artisti che abbiamo conosciuto riuscirà a vincere Musicultura 2022.”
Da Rai Radio 1, partner di Musicultura, è arrivato il saluto di Marcella Sullo e Duccio Pasqua, pronti a far conoscere con una importante programmazione radiofonica le canzoni dei 16 finalisti che passeranno le selezioni delle Audizioni Live.
La cantautrice polistrumentista e produttrice Stefania Tasca di Torino, con la sua potente e intensa voce, ha conquistato il pubblico del Festival nell’esibizione di “Castelli di sabbia” e “Vetro” un brano dal sound trascinate e atmosfere intime, dove racconta dei problemi di vita che devono essere affrontati e non evitati.
Stefania Tasca, dopo un percorso di studi in Italia e all’estero, arriva alle fasi finali della prima edizione di The Voice of Italy. Inizia a comporre e ad arrangiare i suoi primi inediti nel 2012 e nel 2019 apre il suo studio di registrazione a Torino. Nel 2018 entra nei 60 semifinalisti di Sanremo Giovani e l’anno successivo arriva in finale ad Area Sanremo.
Apu, all’anagrafe Paolo Toschi, musicista, compositore e produttore di Forlì con un set di archi formato da violoncello, contrabbasso, viola e violino, ha proposto storie visionarie in cui dà voce a personaggi incontrati di notte o sognati di giorno nei brani “La vecchia ballerina” e “Mattina pomeriggio e sera” in quest’ultimo in particolare l’autore si immedesima in Vincenzina e nel suo incessante ritmo di lavoro in fabbrica.
Apu ha suonato e cantato nei pianobar più importanti d’Europa, come autore ha firmato circa 250 brani editi, tra i quali “In viaggio”, premiato nella prima edizione di Musicultura nel 1990, Attualmente si occupa di produzioni artistiche, arrangiamenti, composizione di musica e testi letterari per vari artisti.
Da Genova la proposta artistica di Martina Vinci, con una voce calda, intensa e ricca di sfumature e un live essenziale ha presentato i brani “Cielo di Londra” e “Parole di troppo” dove l’artista racconta, sussurrando, la rabbia dell’accettazione. Martina scrive filastrocche in metrica fin da bambina, studia canto e pianoforte si diploma al CET di Mogol. Vince il Premio Max Parodi nel 2015 e il Premio Zonta nel 2017, nel 2018 prende parte a “Cantautori per Amatrice” candidato al Premio Tenco. E’ in lavorazione il suo disco d’esordio affiancata alle produzioni elettroniche da Ginevra Nervi.
Pecci della provincia Brianzola ha offerto al pubblico una versione riarrangiata per piano e voce della sua “Armagedoon” e “Ombelico di Venere” un brano dove l’artista si trova completamente in balia di un amore Platonico.
Pecci, è il verlan del cognome di Pietro, Ceppi, classe ’95, cresce con la passione per la musica in casa, mamma chitarra, papà tromba, fratello ex violinista. Lavora come producer e insegnate di canto e durante la quarantena, si scopre anche restauratore.
A 14 anni, dopo lo scioglimento della sua prima band punk rock, inizia a scrivere canzoni, ma è la partecipazione a Castrocaro che lo spinge ad iniziare un progetto da solista. Presto l’uscita del suo prossimo EP.
Ritorna a Musicultura Tano e l’Ora d’Aria di Bari, all’anagrafe Tano Mongelli, emigrato a Milano per recitare, ha iniziato a riconoscersi solo quando ha deciso di distillarsi in canzoni. Tano e l’Ora d’Aria ha proposto il brano d’amore “Gazza ladra” e “Gli impavidi” canzone scritta nel 2019, quasi profetica rispetto allo scenario cupo della pandemia che sarebbe scoppiato di lì a poco. Dopo il diploma all’Accademia d’arte drammatica, l’artista, alla ricerca di una sintesi tra l’attività teatrale a quella musicale, fonda lo show “Contenuti Zero Varietà”, per cui scrive musiche originali e “centoni” e dove unisce il suo essere attore e cantautore.
A chiudere le esibizioni dei 61artisti in gara alla XXXIII edizione di Musicultura i Maestral la band di Venezia composta da Sergio Renier (cantautore) , Walter Lucherini (fisarmonica, bandoneón e tastiere), Riccardo De Zorzi (basso e chitarre) e Uccio Rizzo ( batteria).
I Maestral hanno proposto brani dove fondono la canzone veneziana della tradizione con musiche e sonorità moderne: “Par ti” e “Marghesarà” un gioco di parole che proietta la città di Marghera in un auspicabile futuro di rinascita e che da il titolo al nuovo disco, un progetto originale che mantiene salde le radici nel dialetto veneziano.
Il maestro Massimo Viganò Fumagalli che ha guidato il pubblico nelle dieci serate in un ironico e appassionate viaggio nel glossario teatrale, ha chiuso lo spettacolo delle Audizioni Live con un elogio all’ineffabile bellezza del Teatro Lauro Rossi di Macerata.
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