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Roberta Dell’Acqua – “Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore”

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Roberta Dell’Acqua presenta una raccolta di riflessioni provenienti dalla sua esperienza personale e da quella di psicologa e psicoterapeuta, a contatto quotidiano con la sofferenza e con le questioni esistenziali. L’opera tratta di tematiche legate al senso della vita e alle dinamiche interiori e trans-generazionali che ci impediscono di essere felici.

 «È nostro compito imparare ad amare la vita: l’amore libera dalle catene del passato, offre ali per volare, ragioni per rialzarsi dopo una caduta e soprattutto dona significato alla vita. Bisogna vivere nell’amore perché è in quel terreno che può nascere e crescere il coraggio di essere felici».

 “Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore” di Roberta Dell’Acqua è un saggio sul benessere psicologico (e di conseguenza anche fisico) in cui si invita ad amare prima di tutto noi stessi, per poter poi espandere la nostra energia benefica anche agli altri. L’autrice, che è psicologa e psicoterapeuta, si aiuta con esperienze tratte dalla sua vita privata, con aneddoti presi da diverse tradizioni religiose e con storie ascoltate dai suoi pazienti per spiegare ancora più approfonditamente gli importanti concetti che espone nel suo testo. Tra le varie tematiche spicca sicuramente la trattazione dei comportamenti dannosi per la nostra psiche che mettiamo in atto, sia consciamente che inconsciamente, e che limitano il nostro sviluppo personale.

 

Roberta Dell’Acqua ci spinge quindi a riflettere sui pensieri e le azioni che compiamo nella nostra quotidianità e che determinano il nostro destino, invitandoci a fare una selezione di ciò che davvero ci fa bene e che ci può far evolvere sia intellettualmente che spiritualmente.

Il focus dell’opera risiede nella necessità di imparare ad amarsi: un proposito tanto facile a dirsi quanto difficile da attuarsi, e che la stessa autrice ha perseguito con costanza, sacrificio e consapevolezza. Questo libro è l’esito del suo cammino di rinascita interiore e di ricerca del senso della vita, in cui ha conquistato con coraggio il suo diritto ad essere felice e ad esserlo nel momento presente, senza lasciarsi condizionare dai traumi del passato; per farlo, l’autrice ha dovuto prendere coscienza delle proprie ferite e della propria sofferenza e accettarle nella loro inevitabilità, per poi lasciarle andare e accogliere la nuova sé – «Qualunque esperienza di cambiamento implica fatica e anche una dose di dolore. È fastidioso, fa male, ma è necessario, ed è una delle lezioni più importanti nella vita, perché senza la sofferenza, non esisterebbe la vera gioia, come la tristezza è necessaria per far illuminare la strada per la felicità. Il dolore è il combustibile per proseguire il viaggio verso la crescita interiore. Non va estirpato, ma capito, non va nascosto ma elaborato».

 

SINOSSI DELL’OPERA. La ricerca della felicità è una tematica esistenziale che ha interessato l’umanità sin dai tempi antichi. Poiché il malessere fisico è spesso legato ad un dolore dell’anima, diventa davvero importante riflettere da un punto di vista umanistico-esistenziale sul tema del dolore, della sofferenza e sulla responsabilità individuale nel realizzare il proprio “daimon”, il proprio destino. Ognuno di noi si scontra con la difficoltà di essere felice, di amarsi e spezzare le catene che lo ancorano ad esperienze passate traumatiche. Nella vita ogni cosa avviene per il nostro sommo bene, tutto ha un senso, anche il dolore e la sofferenza, se considerati come mezzi per raggiungere una rinascita individuale ed un profondo benessere. La chiave che può aprire la porta della felicità è l’amore, un’energia così potente da poter alleviare ogni dolore, guarire le ferite dell’anima e cancellare i retaggi familiari trans-generazionali che condizionano la nostra esistenza. Siamo noi i proprietari di quella chiave, ed è nostra responsabilità individuale, oltre che sociale, trovare la forza e il coraggio per gratificarci, amarci ed essere felici.

 

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