
Andrea Michelini fonte Quotidiano.net
riceviamo da Gioacchino Di Martino
Quando,nel tardo pomeriggio di lunedì, si sono stabilizzati i voti di tutte le liste e si avuta certezza che Porto Recanati avrebbe avuto un nuovo sindaco ed una nuova amministrazione comunale, che nulla avrebbe avuto a che fare con il sistema che per anni ha imperato in città, mi sono posto la domanda a chifosse realmenteda attribuire la vittoria. Domanda sciocca? Retorica? Forse, ma più che legittima per il sistema elettorale vigente per le città sotto i 15.000 abitanti, come la nostra.
L’ultima amministrazione comunale ha amministrato la città avendo solo il 23 per cento contro il 77 per cento delle altre liste concorrenti. Questa volta la lista vincente ha ottenuto un consenso molto superiore ma che comunque si ferma al 35,22 per cento. Il 64, 78 per cento non ha ritenuto programma e squadra idonei ad amministrare la città. Attenzione si sta parlando della percentuale di cittadini che si sono recati alle urne per esprimere il loro voto e che quindi hanno fatto una loro scelta. Questo divario naturalmente nulla toglie alla legittimità della vittoria ottenuta. Il quesito posto, perciò, non riguarda la legittimità della nuova amministrazione ma, forse, è più semplicemente un esercizio di politica, posto che la politica si sviluppa su scenari reali e non ipotetici. Ragionando però per ipotesi c’è da osservare che il sentimento principe circolante, prima e durante la campagna elettorale, era quello di un cambiamento. Cambiamento, però, difficile da realizzarsi se gli schieramenti fossero rimasti cristallizzati ai risultati ottenuti dalle forze politiche nelle precedenti regionali. In pratica non ci sarebbe stata partita. La destra avrebbe fatto cappotto conquistando, forse, anche quell’agognato 51 per cento dei voti che avrebbe tacitato ogni e qualunque riserva sulla rappresentatività reale e non semplicemente quella di legge. A sinistra si erarisposto in modo disomogeneo, producendo però il risultato ormai noto, mentre a destra, proprio mentre tutto sembrava procedere nella direzione di una vittoria ormai certa, è accaduto quello che nessuno avrebbe mai potuto minimamente immaginare. Una seconda lista che, nata in contrapposizione alla candidata della prima lista e ponendosi anch’essa nella scia della richiesta di quel cambiamento invocato dalle liste di sinistra, con il suo17,94 per centoha determinatola non vittoria della lista della destra. Quindi, di fatto, il candidato sindaco di quella lista potrebbe essere definito, al di là di tutte quante le polemiche, colui che ha regalato alla città il premio di un BINGO che altrimenti mai nessuno ne avrebbe potuto godere.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati 6 ottobre 2021
La tesi del sig. Di Martino è senz’altro plausibile. Ma non è certo esaustiva. Infatti tralascia il fatto che nel centrosinistra, due erano le liste che avrebbero potuto avvalersi della evidente difficoltà delle destre. Quella più importante era senz’altro quella che rappresentava il PD, I 5stelle, SI, e la lista civica PAC. Perché questa ha ottenuto un risultato veramente insignificante???? Questo è il quesito che dovrebbe porsi il sig. Di Martino dato che è stato uno dei promotori di questa lista. Nascondersi dietro false motivazioni ne denotano la mancanza di onestà intellettuale e la ignoranza della politica con la P maiuscola.
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