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Recanati. Giorno del Ricordo, incontro con lo storico Fabio Todero

1-GIORNO DEL RICORDO 2018Nota del Comune e dell’Istituto storico Morbiducci

Per commemorare il GIORNO DEL RICORDO( sabato 10 febbraio) l’Amministrazione Comunale deporrà una corona d’alloro alle ore 10:00 in Via Martiri delle Foibe.

Sono trascorsi 71 anni  dal 10 febbraio 1947, quando i confini orientali dell’Italia vennero completamente ridisegnati, con il passaggio della maggior parte dell’Istria alla Jugoslavia. In riferimento a questa data  è stato istituito, con  la legge n. 92 del 30.03.2004,  il  “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Anche quest’anno il Comune di Recanati, in collaborazione con l’Istituto Storico “Morbiducci” di Macerata,   si prepara a ricordare questa  ricorrenza non tanto per celebrarla, quanto piuttosto  per fornire alle nuove generazioni sia riflessioni storiche sul Novecento sia  strumenti di comprensione  di un tempo presente sempre più inquieto e xenofobo. Per questo è stato invitato sabato 17 febbraio alle ore 9,30 presso l’Auditorium del Campus l’Infinito di Recanati,  lo storico triestino Fabio Todero, dell’ISREC FVG – Istituto regionale per la storia della resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia; il professor Todero, che ha già incontrato gli studenti recanatesi nell’autunno scorso sul tema della Grande Guerra, completerà il suo ciclo di incontri con la complessa storia dell’Alto Adriatico dal primo  al secondo dopoguerra. La novità di quest’anno è rappresentata dalla piattaforma di ricerca e documentazione on line denominata “RecaNati x la memoria” che l’Istituto Storico di Macerata ha progettato e realizzato in collaborazione con l’IIS “E. Mattei” di Recanati: una sorta di museo virtuale che – partendo dalle date più significative del calendario civile, come  il Giorno del Ricordo- possa offrire a docenti e studenti materiali multimediali selezionati e validati dalla rete nazionale degli Istituti Storici (videoconferenze, documentari, mappe interattive, riproduzioni di documenti d’archivio). Interverranno gli studenti che hanno lavorato al progetto, insieme ad alcuni docenti che parleranno delle  potenzialità didattiche della piattaforma on line,  anche in vista di nuove forme di insegnamento/apprendimento, quali cooperative learning e flipped classroom. Quello che è accaduto in Istria e in Dalmazia dopo l’8 settembre 1943, in particolare tra 1944 e 1945,  è una delle pagine più inquietanti della storia italiana. Dal settembre 1943 gli infoibati furono  varie migliaia. Non si trattava solo di vendette contro i fascisti e i loro collaboratori:  vennero colpiti anche gli autonomisti e gli antifascisti, sulla base dell’equazione “Italia uguale fascismo”.
E dopo le foibe, l’esaltazione e l’esasperazione del criterio etnico portarono  all’esodo: un grande esodo forzato per effetto del trattato di pace del  1947, che aveva assegnato alla Jugoslavia la maggior parte della Venezia Giulia prebellica, comprese le città italiane di Pola, Rovigno, Parenzo, Fiume e Zara. Una nuova ondata migratoria si manifestò dopo l’intesa con la quale nell’ottobre 1954 fu assegnata alla Jugoslavia la Zona B del territorio libero di Trieste. Di questa storia, a lungo ignorata, non dobbiamo dimenticare e cancellare nulla: non le sofferenze subite dalle minoranze slave  negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani dal regime comunista del maresciallo Tito.

 

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