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Porto Recanati. Nota UPP su comportamenti e responsabilità degli amministratori pubblici

riceviamo e publichiamo una nota di Uniti per Porto Recanati

viaggiatori-disabili

da Internet

Assistiamo quotidianamente al degrado della città, tra immondizia e parcheggi selvaggi; i cittadini ci raccontano con foto e post di una Porto Recanati dove prevalgono gli incivili sui cittadini attenti al rispetto delle leggi e del territorio. Su pagine facebook come “So de Porto Recanati e nun me sta be” e in quelle dei singoli, è un continuo proliferare di immagini di sacchetti dell’immondizia lasciati fuori dai bidoni o di rifiuti ingombranti abbandonati lungo la strada o sui prati periferici. In particolare, il grido di chi si sta stancando di questo scarso senso civico si fa sentire nei confronti dei parcheggi selvaggi, sui marciapiedi e non solo, di auto messe in doppia fila o di traverso a impedire la normale circolazione. In assoluto riteniamo che il più odioso di questi comportamenti è quello di chi parcheggia la propria auto nei posti riservati agli invalidi senza averne diritto: perciò, due giorni fa, ci ha colpito una foto fatta da un residente di un’auto parcheggiata in area riservata ai disabili e, a quanto sappiamo, rimasta ferma lì per più di 40 minuti. Perché ci ha colpito? Perché ci è sembrato di riconoscerla! Chi l’aveva postata ne aveva oscurato la targa, ma lo abbiamo rintracciato e ci siamo fatti dare l’originale della foto, e da li, con il numero di targa, siamo risaliti al proprietario… Si trattava dell’auto del marito dell’attuale vicesindaco, da testimonianze abbiamo poi saputo che è stato proprio il vicesindaco Rosalba Ubaldi a parcheggiare lì domenica pomeriggio. Forse qualcuno storcerà il naso pensando che di problemi questo paese ne abbia già tanti e questo sia solo un piccolo “incidente”, ma noi non siamo d’accordo: in una città dove sembra che ognuno pensa di poter fare come gli pare, gli amministratori dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio ed a rispettare le regole. Questa amministrazione, invece, sembra che delle regole non ne voglia sapere. Si dice che “il pesce puzza dalla testa”, e ora ci è più chiaro perché in molti si sentono autorizzati a dire come il Marchese del grillo «perchè io so’ io e voi non siete un c…».

 

Uniti per Porto Recanati

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