Era l’anno 2009, quando sul social-network Facebook, nasceva il “Club amici di Giacomo (Leopardi)” il cui logo è opera della nostra artista marchigiana Luciana Interlenghi. Un’idea nata dalla passione della dott.ssa Loretta Marcon, che frequenta e ama Recanati fin dal 1994. La studiosa, autrice di molti saggi su Giacomo Leopardi, ha sempre propugnato con forza la necessità di un’opera di divulgazione che consenta un’adeguata conoscenza del nostro Poeta, il cui pensiero di grande attualità è troppe volte pressoché sconosciuto al grande pubblico. Questa la molla che ha spinto la Marcon: far ris-coprire (o scoprire) Giacomo Leopardi in un modo nuovo e divulgativo ma sempre e comunque rigoroso,oltrele consuete nozioni che si leggono sui Manuali scolastici.
Nel sito dell’Ateneo di Bologna si sostiene che divulgare scientificamente significa “Diffondere conoscenza, creare curiosità attorno al mondo della ricerca. Raccontare le scoperte nei diversi ambiti e dialogare con la comunità non solo scientifica ma anche con i ragazzi delle scuole e con tutti gli interessati.”
La divulgazione dunque offre concetti, idee, pensieri usando linguaggi che possono arrivare a un gran numero di persone e può diventare ancor più incisiva quando viene portata avanti insieme a qualcosa di speciale: la passione. Questo è lo scopo del Club che a tutt’oggi ha raggiunto un numero considerevole di iscritti: oltre 1.760! Tra questi si annoverano anche molti studiosi leopardisti.
Nel 2014 si è svolto a Recanati il 1° incontro reale di un Gruppo dei membri del Club che hanno così potuto immergersi nei luoghi e nell’atmosfera che respirò Giacomo Leopardi. L’esperienza di incontro reale si è ripetuta nel mese di aprile di quest’anno riscontrando un’aumentata partecipazione di amici leopardiani provenienti da ogni parte d’Italia; l’incontro è stato arricchito da una serata, donata con generosità al Club dal soprano Alessandra Gattari e dai musicisti Luca Mengoni e Luca Violini, con la partecipazione straordinaria di Sergio Carlacchiani che con la consueta bravura ha declamato alcune liriche leopardiane. La Marcon, nel suo incontro con gli amici del Club sosteneva: “A me pare che divulgare la conoscenza intorno a Giacomo Leopardi, accendendo il desiderio di saperne di più, possa far ri-vivere Giacomo anche oltre le sue pagine. Da queste egli esce per incontrarci da vicino. La divulgazione consente allora che il suo volto e i suoi pensieri non vengano più riservati solo agli ambienti accademici, agli studiosi specializzati e agli studenti che lo conoscono grazie al loro programma di studio, ma invece siano rivolti a tutti coloro che lo vogliono riscoprire “oltre” un Manuale e “oltre” un dovere di didattica e/o di studio. Riscoprire Giacomo, a me sembra, significa soprattutto avvicinarsi all’Uomo oltre che al poeta e al filosofo; significa renderlo vivo e soprattutto incontrarlo come un amico.
Lungi dagli accademismi, a volte troppo freddi e forse intimidenti, ma sempre rispettoso di un rigore scientifico, il Club si distingue per il tentativo attento e costante di unire alla “ragione fredda” la “ragione calda” (termini leopardiani); al doveroso rigore le ragioni del cuore perché Leopardi non è un personaggio come gli altri: per parlare di lui si richiede anche il cuore.”
Vengono invitati a far parte del Gruppo “tutti quelli che, indipendentemente da quanto e cosa ricordano, hanno avuto un “Incontro” con il poeta-filosofo di Recanati. E tutti quelli che lo amano, al di là del dovere di studiarloo di proporlo ai propri studenti”.
La bacheca del Gruppo Face book si distingue da altri Gruppi per essere riservata esclusivamente a Giacomo Leopardi, a Recanati e, naturalmente, a temi leopardiani. Viene aggiornata quotidianamente attraverso un lavoro costante, attento e mai superficiale, e in questo modo l’archivio del Gruppo, nel corso del tempo, si è arricchito notevolmente di testi, contributi di critica, foto, documenti e quant’altro richiami il nostro grande Poeta. Interessantissimi sono i dialoghi tra i partecipanti, molti dei quali, grazie a quest’opera di divulgazione, hanno imparato a conoscere Recanatianche per averla visitata poi personalmente.
Il mio sommo poeta preferito. Sono stata nella sua casa a Recanati parecchie volte. Ho un libretto do 413 pagine con tutte le sue poesie, a cura di Giuseppe Chiarini. In Firenze, G.C.Sansoni Editore 1886. Roma, tipografia Metastasio.