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Porto Recanati. Area peep, comunicato congiunto redatto dalle forze di opposizione.

alcune-abitazioni-in-edilizia-popolare-sulla-collina-di-montarice-PEEP3-da internet

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Nota congiunta.

La modifica del Regolamento della PEEP 3 di Montarice, votata nell’ultimo Consiglio Comunale, riaccende i riflettori su questioni molto dibattute e mai del tutto chiarite.

Nell’arco di otto anni, l’Amministrazione è intervenuta per ben due volte sui requisiti soggettivi per l’assegnazione degli alloggi; in particolare per quanto riguarda la residenza.

Nel 2008, per acquistare occorreva la residenza o l’esercizio di attività lavorativa esclusiva e stabile nel nostro Comune da almeno tre anni; nel 2013 è stato eliminato il vincolo dei tre anni e nel 2016 si è di fatto  aperto ai non residenti, che potranno comunque acquistare con l’obbligo di trasferire la residenza entro sei o dodici mesi, a seconda dei casi.

Le modifiche volute ora dall’Amministrazione Mozzicafreddo – Ubaldi rispondono ad una precisa  sollecitazione della ditta S.G.M. Costruzioni, riscontrata il giorno stesso dell’insediamento.

Ciò è sufficiente per farci dire che, nel 2013 come oggi, l’Amministrazione comunale altro non fa se non assecondare in toto le richieste del privato, piegando la macchina amministrativa al suo volere.

Con l’occasione, vogliamo ulteriormente  rilevare che gli alloggi PEEP  non devono avere superficie utile  superiore a 95 metri quadrati. E’ altresì vietata qualsiasi modificazione della destinazione d’uso senza la preventiva autorizzazione.

In parole povere i vincoli sono due: 1) gli alloggi non devono avere superficie utile superiore a 95 mq., oltre a metri quadrati 18 per autorimessa o garage; 2) cantina, garage e soffitta non possono essere trasformati in taverna o mansarda, se non dietro autorizzazione e nei limiti del punto 1).

Fotocomposizione Sdrogio - Tratta da facebook

Fotocomposizione satirica di  Sdrogio – Tratta da facebook

Abbiamo invece ricevuto segnalazioni che, in alcuni casi, gli alloggi realizzati presentano finiture costose e non rispettano i citati dettami dimensionali; chiediamo pertanto di effettuare le ispezioni previste dal regolamento e, nel caso di accertamento positivo, di mettere in atto ogni iniziativa diretta all’ottenimento della conformità abitativa.

Nel nostro Comune l’edilizia economica e popolare ha avuto fin dall’inizio una funzione anomala.

E’ stata immediatamente snaturata la finalità primaria, che è quella di immettere sul mercato alloggi per non abbienti e ora ci si indirizza verso un accesso indiscriminato all’acquisto che finisce per trasformare la PEEP a tutti gli effetti in un’edilizia di libero mercato.

Le scelte che si sono susseguite hanno danneggiato sia  le cooperative ed imprese che hanno acquistato i lotti sia le altre ditte operanti nel settore; messe  di fatto in concorrenza con le prime.

Nel 2013, la Ubaldi dichiarava che la PEEP sarebbe dovuta servire a rispondere al bisogno abitativo dei concittadini privi di redditi elevati; a guardare bene invece, tutte le modifiche e le varianti via via effettuate sono state rivolte alle logiche di mercato ed alle esigenze di alcune imprese edili.

 

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