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Porto Recanati. Potentia da sito decentrato a punto di riferimento storico-culturale della comunità locale.

Foto da internet

Foto da internet

L’area archeologica di Potentia da sito decentrato a punto di riferimento stori-co-culturale della quotidianità della vallata. È stato questo l’intento che ha mosso l’Archeoclub Bassa Valle del Potenza a sollecitare le sinergie con il Comune di Porto Recanati, la Regione e la Soprintendenza Archeologica Marche per celebrare i 2200 anni della colonia romana di Potentia. Il contributo alla conoscenza della storia locale è non solo un modo per portarci a conoscere e riconoscere il nostro passato, ma anche di dare valore a quanto il paziente lavoro degli archeologi, nel corso di oltre 20 anni, ha riportato alla luce. Un compleanno che rimanda alle origini ancestrali di una comunità non può che essere rivolto alla comunità nella sua interezza. Ecco perché, nel programmare il ricco calendario di eventi che va sotto il nome di Potentia2200, abbiamo puntato ad intercettare più sensibilità con il criterio della divulgazione a vari livelli:

Potentia2200 Talks: ciclo di 5 conferenze nel periodo maggio – novembre

Potentia2200 Play: rievocazione storica con rito di fondazione il 28 e 29 maggio

Potentia dei Piceni e dei Romani: archeologia sperimentale per le scuole

Potentia della storia: rito di fondazione e visite guidate all’area archeologica

Tito Livio, nel suo Ab Urbe Condita (Liv. XXXIX, 44) pone nel 184 a.C. la fondazione della colonia romana di Potentia attraverso l’assegnazione di terre ai veterani delle prime due guerre puniche. Era posta sul mare, alla sinistra della foce del fiume Flosis (oggi Potenza) che, allora, sfociava più a sud. Si trattava di un’area strategica sia per la proiezione verso i traffici nell’Adriatico che per la protezione della costa dai pirati illirici in un’epoca in cui, verosimilmente, traffici marittimi e pirateria avevano confini molto sfumati. A volte i toponimi, non meno della storia dei popoli, fanno strani percorsi. Oggi, a soli 3 chilometri dall’antica Potentia, sorge una città che, dopo essere stata per lungo tempo il “Porto di Recanati” è diventata semplicemente Portorecanati, che mi piace scrivere tutt’attaccato per sottolinearne l’individualità come comune autonomo dal 1893. Il nome Potentia, invece, estendendosi al fiume, è sopravvissuto allo spopolamento della città (verificatosi attorno al VII sec.) e al successivo impaludamento dell’area divenuta per lungo tempo inospitale. Portorecanati, anzi Potentia, è stata fondata quindi 2200 anni fa. La storia del nostro Archeoclub è molto più breve. Comincia nel 2000, con un gruppo di amici appassionati di storia e di archeologia con la voglia di condividere la propria passione e di creare occasioni di approfondimento culturale. La mission risponde appieno alla denominazione di Associazione di Volonta-riato Culturale: contribuire alla conoscenza, e quindi alla protezione, di un passato su cui poggiano saldamente le nostre radici. È in quest’ottica che abbiamo voluto cogliere l’occasione dei 2200 anni dell’insediamento di cui ci sentiamo gli ultimi eredi e riaccendere l’interesse sull’Area Archeologica di Potentia. Il compianto dott. Giuliano De Marinis, all’epoca Soprintendente ai Beni Archeologici delle Marche, soleva sottolineare come abbiamo la non comune fortuna di avere la città romana “accanto” e non “sotto” l’attuale insediamento urbano: sono ancora intatte le possibilità di riportarla alla luce, il che non è così comune.

Non sono certo originale nel sottolineare come sia quasi uno sport nazionale trascurare i beni artistici, storici e naturalistici di cui il caso (o la necessità?) ci ha resi così ricchi. Nella convinzione che il primo passo per la loro valorizzazione sia prendere coscienza della loro esistenza e conoscerli direttamente, abbiamo colto l’occasione di questo anniversario per richiamare l’attenzione, e non solo dei portorecanatesi, sulle origini della nostra cultura, sulla nostra storia e sugli scavi che la Soprintendenza ha effettuato a partire dal 1982, in questo allineandoci con la vocazione turistica che da tempo connota la nostra città.

dott. Loris Sangelantoni

Presidente Archeoclub Bassa Valle del Potenza

Potentia 2200 Play: la rievocazione

I legionari in tenuta da battaglia, simbolo classico dell’antico mondo romano nell’immaginario della civiltà del video, sono il medium per una full immersion nella Potentia del II e I secolo a.C. al tempo stesso spettacolare, didattica e, perché no, anche ludica. A favorire l’excursus temporale dalla fondazione all’età imperiale, la collaborazione con la Legio I Italica, tra le più competenti ed attive associazioni del settore, partner anche di programmi RAI cult come Ulisse il piacere della scoperta. La fedele ricostruzione di un castrum di legionari diventa palcoscenico, aula, polo di attrazione per cogliere al meglio, anche in modo interattivo, l’essenza dell’epoca. I Romani, inoltre, non hanno fondato una colonia su un territorio disabitato: da tempo lo popolavano diffusamente i Piceni, come i dati archeologici hanno ampiamente dimostrato. Anche lo spazio a loro dedicato sarà organizzato con i criteri dell’archeologia sperimentale, curato dai giovani archeologi dell’associazione Arte Picena che hanno saputo coniugare l’entusiasmo della ricerca con un attento studio filologico.

SABATO 28 MAGGIO

Area archeologica di Potentiaore 9.00/13.00 Potentia dei Piceni e dei Romani.Percorsi e laboratori di archeologia sperimentale per i ragazzi delle scuole.ore 15.00/24.00 Potentia della Storia. Tocca con mano la storia nella fedele ricostruzione di un castrum romano e di scene di vita quotidiana dei legionari e dei Piceni. Armi, combattimenti, manovre militari, scuola gladiatoria, saperi e sapori dell’antica Potentia.ore 22.00 Ludi per la fondazione di Potentia. Combattimenti di gladiatori.

DOMENICA 29 MAGGIO

Area archeologica di Potentia ore 9.00/13.00 Potentia della Storia. L’esperienza unica ed affascinante di un viaggio nella Potentia del 184 a.C. ore 11.00 Potentia delle armi. Sai come sparavano i Romani che non avevano i cannoni? Vieni a vedere all’opera onagro, scorpio e baliste, le grandi armi d’assedio degli eserciti di 2000 anni fa. ore 12.00 L’aPc di Potentia, ovvero a Potentia condita. Rievocazione storica del rito di fondazione della colonia che ha dato origine a Porto Recanati.

Porto Recanati Centro ore 17.30 Potentia, il Trionfo. Corteo storico con manipoli di legionari, gladiatori e Piceni: Corso Matteotti, Piazza Brancondi, Lungomare Lepanto. All’arrivo in piazza, rituale del Saluto all’Aquila, manovre dei manipoli e combattimenti di gladiatori e di Piceni.

SERVIZIO BUS NAVETTA GRATUITO

Porto Recanati (Castello Svevo) ⇄ Area Archeologica sabato 16.00-20.00 e 21.00-24.00 domenica 10.00-13.00

Potentia dei piceni e dei romani

La storia è vera testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità. Marco Tullio Cicerone, De Oratore

È guardando all’historia magistra vitae che abbiamo voluto organizzare l’evento in periodo scolastico prevedendo, per le scuole primarie e secondarie, laboratori dedicati nella mattinata di sabato 28 maggio. I ragazzi, con l’aiuto di archeologi e rievocatori, vedranno come materializzarsi i racconti e i personaggi dei libri di testo cogliendone lo stretto legame con le loro radici. La fonte della storia del loro territorio, simboleggiata dall’acqua del fiume che dalla colonia romana prende il nome, si intreccia alle fonti storiche per rappresentare lo stretto rapporto tra la vita di ieri e quella di domani. A proposito di fonti, sono molte quelle letterarie e scientifiche che testimoniano della colonia romana di Potentia. Lo storico romano Tito Livio racconta come, dieci anni dopo la fondazione, nel 174 a.C., Fulvio Flacco costruisse il Foro con i portici, le botteghe, l’acquedotto, le cloache, archi e mura nonché il tempio di Giove Capitolino. Altre fonti sono gli scritti dello storico Plino, dei geografi e storici Pomponio Mela e Strabone, e dell’astronomo Tolomeo che ne segnala longitudine (37°4”) e latitudine (43°3”).

Potentia delle storie

Nel 184 a.C. i triumviri Quinto Fulvio Nobiliore, Quinto Fabio Labeone e Marco Fulvio Flacco stabiliscono provvedere alla difesa delle coste adriatiche assegnando ai legionari che hanno combattuto nelle prime due guerre Puniche i territori dell’agro piceno sulla riva sinistra del fiume Flosis (l’odierno Potenza) e quelli dell’agro gallico a nord del fiume Aesis (Esino). Nascono così le colonie romane di Potentia (Porto Recanati) e Pisaurum (Pesaro) che lo storico Plinio il Vecchio descrive come “città marittime”. Tra gli assegnatari dei terreni c’è il poeta Quinto Ennio, salentino di origine, che, come costume, con le terre, ottiene la cittadinanza romana. Conferitagli da uno dei due figli del console Marco Fulvio Nobiliore cui aveva dedicato una tragedia come conquistatore di Ambracia (Etolia). Il nome di Quinto Fulvio Nobiliore è legato anche alla consuetudine di far cadere il capodanno il primo gennaio. Quando fu eletto console, nel 153 a.C. il capodanno cadeva alle Idi di Marzo (il 15) ed i consoli, eletti nel dicembre dell’anno precedente, dovevano attendere quella data per entrare in carica. Dovendo sopire la rivolta dei Celtiberi in Spagna, Quinto Fulvio Nobiliore chiese e ottenne dal senato di entrare in carica immediatamente. Da quel momento divenne una prassi.

Potentia2200 Talks: le conferenze

Un ciclo di approfondimento affidato a relatori provenienti dal mondo accademico

ed archeologico.

COPERTINA N14

Copertina dedicata all’anniversario di Potentia

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