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Porto Recanati Amministrative. Spalti vuoti

Foto da internet

Foto da internet

Questa campagna elettorale è moscia, loffia e se ne sono accorti tutti, perfino gli stessi politici , giornalisti e osservatori.

A parte la novità dell’arena social introdotta da alcuni nuovi osservatori  e dai nervi scoperti di qualcuno, forse non abituato a gestire l’idea che esista una opinione pubblica, per il resto questa campagna elettorale sembra vuota, moscia, loffia. Si possono  avanzare  varie spiegazioni, la più gettonata è che “siamo sempre in campagna” quindi al rush finale sono tutti stanchi e non sanno più cosa dire o fare. Ma si può azzardare  un’altra di spiegazione: questa è una campagna elettorale senza elettori.

È come se la partita fosse giocata  sui social e giornali locali dai giornalisti e politici ma senza pubblico.

I partiti si  limitano a slogan e promesse “di facciata”… e ci si chiede se hanno giocato a “chi la spara più grossa”. Proposte concrete se ne vedono ben poche e i media, invece di attirate l’attenzione sulle incongruenze, contribuiscono  a rendere il confronto di una sconcertante banalità. Una strana  visione del “bon ton” istituzionale.

Fatte salve alcune rare eccezioni, nelle interviste e nei dibatti sono stati presentati argomenti triti e ritriti, dichiarazioni di principio e grandi sparate senza alcun fondamento. Alcuni media addirittura hanno una specie di “esame a scelta multipla”, (quei questionari dove si mette una crocetta…. spesso a caso), o un lista di domande preconfezionate. Ci si chiede come li abbiano scelti i temi, perché sinceramente non sembrano rispecchiare molto le preoccupazioni degli elettori.

Una parte della popolazione  fa fatica ad arrivare a fine mese, ce una forte disoccupazione e sottoccupati, la disoccupazione giovanile è molto alta,  i prezzi degli affitti non diminuiscono e la pressione fiscale è alle stelle per non parlare del turismo senza regole e programmazione. Forse sarebbe meglio spiegare cosa intendono fare concretamente per migliorare la qualità di vita.

Gli “impegni” presi nei programmi elettorali formato tweet, sui cartelloni pubblicitari e i santini si possono dividere in due grandi categorie: “Vi prometto che il sole sorgerà ogni mattina” (vale a dire una somma banalità) e “vi prometto che sposterò le montagne” (o qualsiasi altra cosa impossibile da realizzare). Praticamente nessuno, né i politici né i giornalisti, si è dato la pena si informare correttamente gli elettori e nella maggior parte dei casi neppure di informarsi visto il gran numero di promesse che si sono sentiti.

Insomma una campagna elettorale all’insegna della totale mancanza di rispetto verso gli elettori in cui non ci hanno fatto mancare nulla, dai candidati che si candidano ma non sono veramente candidati, ai partiti che prometto tutto e il contrario di tutto nel giro di pochi mesi, ai giornalisti “sospensorio” di singoli candidati o partiti

Adesso che siamo ai tiri di rigore improvvisamente politici e giornalisti si voltano verso gli spalti e si accorgono che sono quasi vuoti. E invece di farsi un bell’esamino di coscienza,  i media lanceranno appelli a votare perché è nostro dovere (come se loro avessero fatto il loro) e i partiti continueranno a chiederci di votarli promettendoci ancora una volta che faranno sorgere il sole ogni mattina o che sposteranno le montagne.

Purtroppo i sondaggi ci dicono solo quanti non intendono o non sanno cosa votare, non ci dicono quanti voteranno tappandosi il naso o quanti voteranno chi gli ha promesso anche solo un posto auto….così tanto per avere qualcosa di concreto in mano. Ma tanto che gli frega ai partiti? l’importante è il nostro voto…

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