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Leopardi. Proviamo a conoscerlo poco per volta. Le donne sconosciute nella vita di Giacomo Leopardi.

Giacomo-Leopardi.di Loretta Marcon

La prima donna: Angelina

 

Il 6 ottobre 1825, su invito della madre, Paolina scriveva a Giacomo, allora a Bologna, di informarsi su una certa Angelina. Il 10 ottobre Giacomo rispose che avrebbe fatto di tutto per sapere qualcosa, mentre il 4 dicembre fa sapere di averla incontrata. Cinque giorni dopo Giacomo scrive dettagliatamente di lei, assicurando che faceva vita comoda insieme al marito che pareva un signore. La corrispondenza continua con la famiglia a dimostrazione della grande familiarità che esisteva tra i Leopardi e Angelina. Ma chi era mai coste? Non era altri che Angelina Jobbi, presente tra le donne di servizio in casa di Giacomo negli anni 1805-1811. Anche successivamente, dopo il suo trasferimento a Bologna, venne mantenuta l’antica familiarità e la presenza di Giacomo in quella città la ravvivò assai, consentendo ad entrambi di scambiarsi piccoli favori. Uno di questi fu quello di procurare a Paolina un certo velluto che nelle Marche non si trovava e che invece Angelina trovò a Bologna oppure quello che fece chiedere ad Angelina di farle procurare i certificati di battesimo dei suoi fratelli. La relazione amichevole continuò fino al battesimo del figlio dell’Angelina che ebbe l’onore di avere come padrino per suo figlio proprio Giacomo Leopardi!! Secondo nome del bambino fu proprio Giacomo in onore del suo padrino. Angelina, da parte sua, si prese cura della sua biancheria e della sua salute, come faceva quando era bambino. Durante l’ultima sosta a Bologna (era diretto a Firenze) Giacomo non mancò di farle visita come si può leggere da una lettera del 4 maggio 1830. Sulla base di queste precise notizie, ricavate dall’Epistolario, se ne conclude che la casa di Angelina a Bologna costituì per il Nostro un luogo ospitale a cui fece ricorso per piccoli servizi ma soprattutto per godervi una calda e sincera amicizia

unita da tanto affetto.

 

La seconda donna: Teresa Lucignani

Continuo con il “gentil sesso” in Giacomo, parlando di una certa Teresa.. No, non la Fattorini (troppo facile!!) ma invece un’altra Teresa che pure c’è nella vita di Leopardi: Teresa Lucignani. Questa signora abitava con la sorella e il cognato – Giuseppe Soderini commesso di studio dell’avv. Morosoli – che furono i padroni di casa di Giacomo durante il periodo in cui egli soggiornò a Pisa. Alessandro d’Ancona, uno dei primi biografi del poeta, ricordò, durante il discorso tenutosi nell’Aula Magna dell’Università di Pisa il 29.6.1898, che da pochi mesi era morta una vecchietta di 92 anni, vissuta nell’Ospizio dei poveri che, guarda caso, più di settanta anni prima aveva vissuto per 7 mesi accanto al poeta di Recanati. Questa vecchietta raccontava che Giacomo ben volentieri si intratteneva con lei, quasi se ne fosse invaghito. Secondo certe notizie riferite dalla Lucignani sembra che sia stata proprio lei la causa del Risorgimento pisano di Giacomo (sarebbero queste le “circostanze mutate” di cui parla lo Zibaldone e confermerebbero quanto riferì il D’Ancona). Teresa mantenne fino alla fine un aspetto ben curato e abiti tenuti con estrema cura e ancora, alla sua veneranda età, gli occhi azzurri si conservavano vivacissimi e pochissime rughe solcavano il suo viso. Costei raccontò che Leopardi amava molto stare solo e rifiutando persino gli inviti che gli venivano rivolti anche da due signorine bellissime: le Mason. Giacomo invece rimaneva volentieri con la Lucignani e i suoi parenti, e se questi andavano a teatro lasciandolo solo, si inquietava e brontolava “dicendone di rosse e di nere”. Dalle sue descrizioni emerge un Leopardi che si inquietava facilmente, sensibilissimo, che per ogni più piccola cosa “si faceva una croce”. Parlava raramente del padre ricordando però che se era gobbo lo doveva a lui “per averlo tenuto tanto al tavolino”. Le bellissime Mason gli piacevano però temeva di essere canzonato perché era convinto che nessuna donna avrebbe potuto amarlo sul serio ma se questo fosse potuto avvenire, diceva che ne sarebbe stato gelosissimo. Altre notizie: faceva colazione con la cioccolata e si sporcava facilmente; beveva pochissimo vino, ma di quello buono. Teresa allora aveva 15 anni e Giacomo 27; lei gli piaceva ma ella si schermiva perché troppo giovane…

Vi sono piaciute queste notizie di questa Teresa lasciata un po’ in ombra dai biografi, ma così significativa?
Alla prossima!

 

(da: Leopardi in blog. Testi, pretesti e attualizzazioni in 100 post, prefazione di G. Trapanese, Cleup, Padova 2010.

1 commento a Leopardi. Proviamo a conoscerlo poco per volta. Le donne sconosciute nella vita di Giacomo Leopardi.

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