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Spiare un giornalista per capire la sorveglianza di massa, ABC News e il caso di Will Ockeden

di Simone Gorla (Corriere)

Dare agli utenti gli strumenti per spiare la vita di un giornalista attraverso il suo telefono e permettere così di capire fino in fondo gli effetti del controllo di massa da parte delle autorità di sicurezza. Con questo esperimento il team di Interactive Digital Storytelling dell’emittente australiana Abc è riuscito a trasformare un reportage sul web in grande successo commerciale.

ABC News e il caso di Will Ockeden (Corriere)

ABC News e il caso di Will Ockeden (Corriere)

Tutto inizia quando Will Ockeden, un reporter di ABC, richiede alla sua compagnia telefonica, l’australiana Telstra, tutti i dati relativi al proprio telefono. Dopo lo scandalo NSA del giugno 2013, quando diverse inchieste giornalistiche rivelarono che l’agenzia governativa USA spiava cittadini e capi di stato con la complicità dei servizi di intelligence di altri paesi, l’opinione pubblica di mezzo mondo ha infatti iniziato a farsi domande sulle reali implicazioni di questa sorveglianza sulla sicurezza e sulla privacy dei cittadini. Ockeden parte da una considerazione: il dibattito, molto presente sui media, è spesso affrontato in modo astratto (e non senza confusione sugli aspetti tecnici) rendendo difficile la reale comprensione del problema. È necessario affrontare la questione in modo più diretto.

Così, dopo avere ricevuto i dati richiesti, nell’aprile del 2015 Ockeden comincia a lavorare con il team di ABC per capire come usare le tecniche dello storytelling digitale per dare vita alla storia racchiusa nei metadati del telefono. Il risultato è How your phone tracks your every move, un reportage interattivo che permette di immergersi nella vita del giornalista utilizzando i dati forniti dal suo telefono.

ABC News e il caso di Will Ockeden (Corriere)

ABC News e il caso di Will Ockeden (Corriere)

La mappa mostra tutte le connessioni tra il cellulare di Ockeden e le celle dell’operatore telefonico

Dopo aver compreso e verificato tutti i dati a disposizione, incrociandoli quando possibile con altre fonti, e dopo aver integrato alcuni elementi mancanti (per esempio il fuso orario dei paesi stranieri da cui Ockeden ha telefonato durante i suoi spostamenti), gli sviluppatori del team di ABC si sono resi conto di avere a disposizione elementi sufficienti per farsi un’idea chiara e precisa della vita di Ockeden. «Abbiamo scoperto quanto è semplice ritrarre la vita di una persona avendo in mano solo i dati relativi alle sue chiamate», racconta Simon Elvery, sviluppatore e giornalista della ABC.

Per mostrare al pubblico le possibili implicazioni sulla privacy, il team decide di coinvolgere l’utente in prima persona, chiedendogli di «giocare a fare l’investigatore» attraverso un sistema di elementi interattivi che permette di scoprire aspetti della vita di Ockeden.  Si tratta di una serie di mappe grazie a cui si può verificare dove, quando e perché il reporter ha usato il suo telefono per comunicare. Per chi vuole spingersi oltre nell’analisi, vengono forniti anche i dati grezzi delle sue chiamate, inclusa la lista – resa anonima – dei dieci numeri più contattati.

Come hanno reagito gli utenti? Simon Elvery ricorda che non solo «appena pubblicata la storia è diventata la più letta del sito», ma il numero delle interazioni e la durata delle navigazioni della pagina sono stati di molto superiori alla media. «Più di 300 persone hanno inviato la loro analisi, in molti hanno scaricato l’intero il data-set e impiegato ore per studiarlo con i propri strumenti». L’interesse non si è limitato ai singoli utenti: «Diverse organizzazioni accademiche e analisti hanno sviluppato la propria analisi dei dati e promesso di condividere con noi i risultati».

Per gli sviluppatori di ABC è un doppio successo: «Con un approccio innovativo, interattivo e digital-first, è possibile», secondo Elvery, «affrontare un tema un tema complesso come quello dei dati telefonici e fare luce sulle possibili implicazioni, suscitando anche una forte reazione da parte del pubblico, con buoni risultati anche dal punto di vista commerciale». La storia ha infatti raggiunto anche un pubblico mainstream, dopo che l’attenzione degli utenti online ha spinto l’emittente a portarla in onda su tutte le proprie piattaforme, incluso il notiziario delle 19 e diverse radio in tutto il paese.

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