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Il Tribunale della salute di Potenza Picena dice no alla chiusura della guardia medica

di Eleonora Tiseni

Guardia medica

Guardia medica

Il Tribunale della salute di Potenza Picena, per voce della responsabile Giovannella Maggini Mazzarella, dice la sua sulla chiusura della Guardia Medica a Potenza Picena, Porto Recanati e Montelupone e lo fa senza mezzi termini attraverso una lettera inviata al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, al dirigente dell’Asur Marche 3 Alessandro Maccioni, ai sindaci dei Comuni interessati, tra cui il commissario prefettizio di Porto Recanati Mauro Passerotti, ai rappresentanti regionali e provinciali del Movimento 5 stelle e del Partito democratico, e a numerose associazioni del settore, tra le quali Città Prestata e Città Futura.

«La scelta assunta dai dirigenti dell’Asur Marche 3 è insensata e ingiustificabile, che mette a repentaglio la salute dei cittadini più deboli e indifesi di un territorio già duramente colpito da quanto sta accadendo dopo l’installazione del radar, nel lontano 1953, e si aggiunge ad altri provvedimenti discutibili, come la chiusura di diversi punti nascita, della chirurgia a ciclo breve a Recanati, di un ospedale fra Civitanova Marche e Macerata.

La sanità regionale, un tempo fiore all’occhiello nel panorama nazionale, è oggi vittima di una politica che ha come unica strategia quella dei tagli ai servizi, di cui vedremo le conseguenze negli anni a venire, quando sarà necessario intervenire per curare coloro che non hanno potuto accedere alle cure adeguate.

Si parla continuamente di prevenzione, ma si continua ad accorpare ospedali e ambulatori senza aumentare il personale o la possibilità di accesso ai servizi, con il risultato che le liste di attesa per una visita specialistica, un esame diagnostico o un intervento si allungano sempre di più.

Pur conoscendo già la risposta, ci domandiamo perché, per il nostro territorio, non possa ripetersi quanto accaduto a Visso, dove c’è stata la volontà politica di intervenire per scongiurare la chiusura della Guardia Medica, e il risultato è stato raggiunto.

Facciamo appello, infine, al buon senso dei responsabili della nostra Asur, agli amministratori, ai medici e agli operatori sanitari, alle associazioni che, come noi, hanno scelto di tutelare la salute dei cittadini e alla popolazione tutta, affinché si mobilitino e facciamo tutto il possibile perché non venga a mancarci un servizio così importante e si ponga fine a questa politica di  continui tagli, fatta sulla pelle delle persone».

Eleonora Tiseni

per il Tribunale della salute di Potenza Picena

 

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