bàlza, sostantivo femminile; guarnizione della sottana a protezione della stessa affinché non tocchi terra, ma anche colpo fortunato, buona protezione: ci ha le bàlze bòne si dice di uno che può ricorrere a persone potenti per ottenere favori; latino volgare bàltja nel senso di guarnizione; per il significato di protezione, oltre che al toscano bàzza, si può far pure riferimento al veneto bàza, fortuna in entrambi i casi. Anche voce del gioco della briscola per indicare una situazione molto favorevole.
bugnaréccia, sostantivo femminile, insieme di arnie; gallico būnia, tronco d’albero rigonfio<alto tedesco bug, cosa curva, bozza>francese antico bigne>francese moderno beigne.
canàna, sostantivo (?) femminile, forse si tratta della dialettizzazione dell’antico nome medievale Cananus, ma il significato resta oscuro; altri: veneziano canàole, esofago, usato, forse, per indicare donna di grande appetito.
candiùccia, aggettivo, probabilmente dal latino càndida, con suffisso vezzeggiativo e con significato simile, ma probabilmente creato con intento ironico o canzonatorio.
cannabùcciulu, sostantivo maschile, stocco, gambo del tutùlu, la pannocchia di granturco; probabilmente da cànna + bùccia<latino medievale bùcea<latino classico bùccea.
chìcchiu, sostantivo maschile, è lo chignon francese, tipo di acconciatura dei capelli.
cià(v)ula, sostantivo femminile, che si ritiene derivato dal siciliano ciàula, taccola, uccello che nidifica nelle grotte; cfr. la nota novella di Luigi Pirandello Ciàula scopre la luna.
cuccétti, sostantivo maschile, piattini per giochi da bambini, da còcciu, coccio, latino còchleus.
* siccome mi è stato chiesto, preciso che per gli etimi latini non sono segnalate le classiche quantità delle sillabe, ma si è privilegiato l’accento tonico; questione di rendere più facile la lettura a chi non ha confidenza con la lingua latina.
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