L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha pubblicato le statistiche ufficiali sui grandi flussi migratori che hanno interessato il Mediterraneo nel 2015.
Prima di raccontare in numeri questa drammatica storia e in sintonia cogli auspici dell’agenzia per i rifugiati, cogliamo l’occasione per ricordare l’iniziativa #angelonero organizzata per il 15 gennaio a Recanati dall’Associazione Culturale Lo Specchio, intervenite numerosi!
Al 21 dicembre del 2015 ben 1 milione di profughi ha attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Europa, la metà dei quali fugge dalla guerra siriana.
Gli altri due popoli più rappresentati in queste tristi statistiche sono afghani e iraqeni, anch’essi in cerca di rifugio dalla violenza delle loro terre.
La porta d’ingresso principale all’Europa (80% del flusso in entrata) è il Mare Egeo, dalla Turchia alla Grecia; sostanzialmente stabile è il flusso Nord Africa-Italia (150.000 persone) ed è attivo anche un flusso minore via terra dalla Turchia.
Purtroppo quasi 4.000 persone risultano morte o disperse a causa della traversata: l’agenzia per i rifugiati sottolinea quindi l’importanza, in un clima di paura e conflitto, di valorizzare il contributo positivo dell’immigrazione e il rispetto di valori europei fondamentali: salvaguardia della vita e dei diritti umani, promozione della tolleranza e della diversità.
[…] fronte migratorio turco-greco è numericamente ben più rilevante e qualitativamente più evoluto rispetto al fronte mediterraneo che interessa più direttamente […]
[…] Impietosi i numeri della Commissione Europea: nel 2015 solo 272 migranti sui 160.000 previsti (0,17% della quota stabilita) sono stati ricollocati da Italia e Grecia agli altri Stati membri, ossia lo 0,03% del milione di profughi giunti in Europa nel 2015. […]