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AMARCORD / Attualità Il grande Tinto Brass è stato il mio maestro

Sara Cosmi (foto: Ettore Cappella di Photomania)

Sara Cosmi (foto: Ettore Cappella di Photomania)

Il ristorante Fellini di Porto Potenza Picena, gestito dal portorecanatese Sandro Pioni, accoglieva con una certa frequenza personaggi dello spettacolo, cantanti, attori, attrici. Quando accadeva, facevo un fischio a Photomania (Ettore Cappella), e andavamo a intervistare l’ospite di turno.

Una volta è toccato alla biondissima Sara Cosmi, che ci disse:

 

Il grande Tinto Brass è stato il mio maestro

Ditegli tutto quello che vi pare, a Tinto Brass, ma non che gli faccia difetto l’occhio nella scelta delle interpreti dei suoi films. Lo testimonia Sara Cosmi, veneziana di origine, romana di residenza e di tanto in tanto perugina. Nel capoluogo umbro ci dovrebbe essere qualcuno, vestito da calciatore, che le interessa non poco. Lei smentisce, ma non sembra troppo convinta. La notorietà l’ha acquistata con “Fermo posta”, del citato Brass. Prima, però, ha piroettato per tredici anni sulla scarpetta della danza classica, si è diplomata alla “Royal Academy of dance” di Londra, ha studiato canto e recitazione (al suo attivo un musical con Raffaele Paganini, “Benvenuti a Brodway”), ha fatto parte del cast della prima edizione di “Numero 1” con Pippo Baudo. Negli intervalli ha lavorato come cronista sportiva per una televisione svedese e ha pure rifiutato un contratto con Canal Plus: “Sarei dovuta stare troppo tempo lontana dall’Italia –dice- e poi c’era in ballo il film con Tinto. Sa come ho fatto breccia con lui?”. Naturalmente no. “Bene. C’erano i provini di “Fermo posta”. Mi presento a Cinecittà senza il pass per entrare negli studi. Corrompo il portiere con un sorriso e mi presento all’aiuto regista. Senta, gli dico, ho un appuntamento con Tinto alle 12. Non dica sciocchezze, mi fa lui, però esca e la rifaccia di nuovo. Non è venuta male. Ecco com’è cominciata l’avventura”. Con quanti problemi? “Mah, nel mondo del cinema c’è di tutto, per tutti i gusti, taglie e misure. Quanto ad una attrice, la questione fondamentale è di trovare il suo ruolo ideale. Non sorrida pensando a “Fermo posta”. Le assicuro che nel settore dell’erotico c’è forse più serietà che in altri. E poi c’è Brass, che è una persona splendida, di grande cultura, un maestro dal quale è un piacere imparare”. A proposito di cultura, che cosa leggiamo? “Sa che lei è il primo giornalista a chiedermelo? Kant e Schopenauer, che sono i miei filosofi preferiti”. Roba dura, specie il secondo, il più grande distruttore di sogni come lo definì Maupassant. Poeti? “Me stessa” e non fa una piega mentre risponde: “Ho pure vinto due concorsi, il Clitumno e il Properzio, entrambi in Umbria”.

 

(l. p. – Corriere Adriatico dell’8 agosto 1996)

 

Mi informa Wikipedia che Sara Cosmi, veneziana, 40 anni, ha lasciato lo spettacolo nel 2005 per divenire prima direttrice di un’agenzia pubblicitaria e poi esperta di programmazione neurolinguistica.

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