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Dialetto in pillole (4)

Che differenza passa tra una biràga e una biràra?

 

biràga – sost. f.: donna dall’aspetto e comportamento mascolini; anche dal carattere risoluto; pure donna aggressiva o sgradevole; dal latino virago/viràginis, con passaggio v>b (come vox>bóce) e creazione della forma femminile in a.

biràra – sost. f., donna pigra e che ama sapere le cose degli altri; voce di origine incerta. Forse da birru, variante del latino burru, rosso fuoco. È dunque da escludere il rapporto con bìru, montone. Da bìrru si forma il femminile biràra,  donna oziosa come le tacchine durante i lunghi periodi di cova o impicciona dall’uso dei tacchini di girare di continuo beccando qua e là come le chiacchierone che ascoltano e parlano dappertutto. Può però essere voce onomatopeica di richiamo birbir. (cfr. il “Vocabolario etimologico romagnolo” di Gilberto Casadio, Imola, ed. La Mandragora, 2008).

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